giovedì 27 marzo 2008

Campo minato titola "il manifesto" locale

Sono giorni che i produttori agricoli, grandi e piccoli, dimostrano contro le misure del governo tese ad aumentare le ritenute fiscali all’export per il settore. Così, dopo anni di vacche grasse, finalmente alla richiesta di una redistribuzione di ricchezza, il settore risponde "no, grazie!". E a sostenerlo c’è la società bene, signore ingioiellate, distinti uomini d’affari che si radunano in piazza, battendo pentole per farsi sentire, contro quello che ritengono un esproprio che mette in dubbio la proprietà privata! Manifestazioni che nei primi anni del 2000 erano della classe media sconvolta dalla crisi, senza risorse e senza lavoro, ora “il manifesto” locale (Pagina 12) ironizza essere la manifestazione dei SUV …

Ma in questa società dove imporre il pagamento di imposte sembra essere un’ardua impresa, questa misura economica sembra voler combattere un fenomeno importante: l’inflazione. Infatti, se da una parte il governo di Cristina ha cominciato il suo mandato concedendo importanti aumenti tariffari su luce, acqua, gas, trasporti pubblici, polizze auto etc. dall’altra cerca di contenere l’aumento indiscriminato dei prezzi degli alimenti. In effetti, i prodotti agricoli venduti all’estero generano introiti in valuta pregiata per i produttori, costi di produzione inclusi i salari degli agricoltori sono invece in pesos e, dice con forza la presidenta, sono tra i più bassi dell’Argentina, quando non sono in nero! E così, si aumentano i prelevamenti fiscali per rendere più vantaggioso vendere sul mercato interno, perché, come dice la presidenta, se non ci fossero queste imposte, il pollo, la carne ed il latte gli argentini li vedrebbero solamente in televisione … il sarcasmo fa pensare che il suo ghost writer sia D'Alema in persona ... chissà come si direbbe "francamente" in spagnolo?!?

Nessun commento: