giovedì 29 maggio 2008

la possibile trama di un film

Un regista italiano di passaggio a Buenos Aires decide di riunire a cena gli attori del suo prossimo film, 5 italiani emigrati in questa grande città alla ricerca ciascuno di qualcosa di differente. Ed emergono così, lentamente, tra una bistecca alla griglia e una salsiccia arrosto, le aspirazioni ed i sogni di questi nuovi emigranti.

C'è Enrico, giovane e affermato giornalista free lance che segue la sua passione per il calcio proponendo surreali servizi su squadre di emigranti italiani che si disputano le briciole del locale campionato di serie B ...

C'è Pasquale, l'emigrazione è nel suo DNA. Siciliano emigrato molti anni fa in Brasile, col sogno della cooperazione; da Buenos Aires sogna di ritornare al calore umano e alle palme di Bahia ...

C'è Antonio, per il quale la dimensione professionale è irrilevante. Andrea è buono, la voce è gentile; sogna un mondo migliore, è innamorato e per questo è giunto a B'aires dove tutti gli danno una possibilità ...

C'è Laura, impegnata nella ricerca di una dimensione professionale soddisfacente, studia fotografia, fa volontariato e le idee non le mancano ...

C'è Valeria, determinata a svoltarla in questa città, entusiasta di tutto quello che la metropoli offre, fa tutto quello che ci può stare in una giornata ...

E c'è il regista, riflessivo ed osservatore, alla disperata ricerca di una svolta, si interroga se trasferirsi a B'aires o semplicemente vivere l'illusione della fuga attraverso le immagini del suo film ...

Come va a finire?
Enrico sceglie di perseguire la sua carriera e si trasloca a San Paolo in Brasile
Pasquale ritorna in Sicilia, in fondo le palme stanno pure là
Antonio corona il suo sogno d'amore e neppure le persecuzioni della ballerina di tango lo faranno diventare cattivo
Laura trova lavoro e ... inizia a scrivere il suo blog
Valeria finirà a Salvador de Bahia per riposarsi dalla frenesia di B'aires
E il regista? qualunque cosa faccia il regista, serve l'happy ending!!!

PS ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale!

giovedì 8 maggio 2008

nessun giorno senza un disegno

è ciò che dichiarano candidamente alcuni degli ideatori del progetto, con pioggia, sole, raffreddore, di festa o di feriale. sono dieci (Bernasconi, Coppo, Engel, Estela, Fracchia, Lindner, Meana, Oliva, Piantini e Scasso) e disegnano in formato A4. Il progetto produce un disegno al giorno, ciascuno di loro, a turno, lo produce; così dal 2006! i disegni li raccolgono in un database su internet all'interno del sito "ni un dia sin una linea" e, da qualche tempo, li espongono in uno spazio di San Telmo intrigante (calle Defensa 1455). Un giorno alla settimana (il venerdì alle 21:30) organizzano il disegno dal vivo: la proiezione sullo schermo ipnotizza, il rapido formarsi dell'immagine pare magia. Sono coraggiosi, eccentrici, alcuni di loro originali e intensi nella rappresentazione di una realtà spesso fantastica, noir o, come nel caso di Engel, astratta e commovente. Simpatici e coinvolgenti, hanno conquistato la platea del recente Pecha Kucha edizione Buenos Aires, inclusa la sottoscritta che già li conosceva ed ha apprezzato la capacità di sintetizzare l'originalità del progetto artistico nei 6 minuti e 40 secondi che l'happening mette a disposizione a ciascun partecipante per presentare il proprio progetto creativo.

Coppola finisce in manicomio!

Lo si è avvistato un po’ ovunque in questo ultimo anno a Buenos Aires; se ne parla a proposito di investimenti immobiliari perché ha comprato un intero palazzo nel quartiere di Palermo, nelle raccomandazioni gastronomiche, per suggerire un ristorante buono o in voga si parla di lui come un frequentatore abituale. lo si menziona ora che ha cominciato a girare in città il suo ultimo film, sussurrando “la trama è assolutamente top secret ma alcuni lo hanno visto girare nel quartiere di … “ e qui comincia la lunga lista dei luoghi catturati da Francis Ford Coppola dove si dice lo abbiano visto, a partire dal colorato quartiere della Boca dove tanti immigranti italiani (in maggioranza genovesi) sbarcarono e si insediarono agli inizi del secolo scorso. E poi emerge un ulteriore particolare, Coppola ha girato con quelli della Colifata … Una radio nata nel 1991 nell’ospedale psichiatrico Borda di Buenos Aires. Pare addirittura che il regista abbia cambiato la sceneggiatura per includere l'ospedale ed i suoi ospiti, affascinato dal luogo e dai suoi pazienti che trasmettono tutti i sabati il loro programma radiofonico. Infatti, il protagonista del film, uno scrittore di nome Tetro interpretato da Vincent Gallo, emigrante italiano avvolto dal mistero, è un paziente all’ospedale psichiatrico dove conosce e si innamora di Miranda (interpretata da Maribel Verdù), una psicologa europea trasferitasi a Buenos Aires per lavorare nella radio Colifata. Miranda ed il fratello minore di Tetro (interpretato dal giovane Alden Ehrenreich) scopriranno insieme il mistero di Tetro e la sua vera identità. Il film, girato quasi interamente in bianco e nero ad eccezione di alcuni flashback in colore, vedrà la partecipazione di Carmen Maura nei panni della mentore letteraria di Tetro e la Maura parlerà quasi sempre in francese. Il personaggio è stato fortemente ispirato da Victoria Ocampo, aristocratica, punto di riferimento culturale in Argentina fin dagli anni 30, fondò e diresse la rivista Sur, che accolse testi di autori stranieri contemporanei oltre ad ospitare i contributi di importanti autori nazionali tra cui Borges e Cortazar. Per il momento questo è tutto ciò che è emerso sulla storia del film (grazie agli articoli raccolti sul sito della Colifata sono riuscita a ricostruire le preziose informazioni!), incluso l’entusiasmo dei colifatos per aver recitato nelle scene girate al Borda.

Forza Colifata che dopo esser stata scoperta da Coca Cola per la pubblicità di una bibita (sigh!); promossa da Manu Chao come racconta Tanoka, ora è arrivato il turno del grande Hollywood …