giovedì 31 luglio 2008

rassegna stampa argentina

aspettando agli inizi di agosto l'uscita del prossimo numero di Caras y Caretas, questa settimana la rassegna stampa si concentra sul numero di luglio, ancora in edicola:

un interessante ritratto di Juan Carlos Lopez Mena, il proprietario di Buquebus. nato da una famiglia di emigranti spagnoli nel quartiere di villa del parque, cominciò la sua carriera di imprenditore negli anni 70 con una fabbrica di tessuti. quando vendette l'azienda, con il ricavato, comprò una vecchia imbarcazione del 38 e cominciò ad offrire il servizio di attraversamento del rio de la plata. juan carlos era sì il capo dell'azienda ma anche capitano della barca mentre la moglie, segretaria ed assistente, a bordo cucinava...

e gli appoggi politici? sa conquistarseli e certamente gli sono funzionali allo sviluppo del business ... la vittoria di tabaré vasquez, grazie al voto che l'opposizione definisce "voto buquebus" è dovuta, pare, ai molti uruguaiani che vivono in argentina e sono rientrati gratuitamente per la votazione grazie alla disponibilità di lopez mena...

continua la saga della ristrutturazione del teatro Colon, raccontata ripercorrendone le tappe salienti ... recita il sottotitolo dell'articolo "Las obras para la remodelación del Teatro Colón siguen en estado desesperante. Una historia de incapacidades, desidias y poca planificación." ... (leggi l'articolo)

giovedì 24 luglio 2008

Obama in Palestina

Obama cerca i voti della comunità ebraica americana, di quella comunità che con tanto impegno ha sostenuto la Clinton. E così promette Gerusalemme capitale dello stato di Israele, lasciando però che siano gli accordi con i palestinesi a sancire quella che, nei fatti, è già una realtà. Riuscirà dove aveva fallito proprio Clinton? Per ora la Casa Bianca è ancora lontana e rimaniamo nell'ambito delle promesse elettorali. Leggete Michele Giorgio sul Manifesto per un'opinione lucida ed informata su quello che sta succedendo.

Foto | laValen

mercoledì 23 luglio 2008

amore allo zoo

corso di cucina e politica

Un'insegnante d'eccellenza per un corso di cucina e polica: Hebe de Bonafini, la presidentessa dell'Associazione Madri di Plaza de Mayo. Tutti i martedì, dalle 17:30 alle 19:30 tiene un corso di "politica cucinando": Hebe insegnerà a cucinare antiche ricette ereditate e, quale condimento della lezione di cucina, lo sguardo lucido di una madre non qualsiasi.

Il corso si tiene allo spazio culturale NUESTROS HIJOS che occupa uno spazio nella ex ESMA (Avda. del Libertador 8465), inaugurato qualche mese fa. Queste madri di plaza de mayo non si stancano mai. Con il loro fazzolettino ricamato che urla il loro impegno e la speranza, sempre presenti per ricordare, raccontare, promuovere una società meno ipocrita ...

Circondate dall'affetto di molti, queste signore continuano ogni giovedì alle 15:30 a dimostrare in Plaza de Mayo, sorreggendosi l'un l'altra, sorridendo e forse, qualche volta, pensando stancamente a tutti questi anni di lotta e testimonianza.

i loro volti sono i visi segnati di tutti coloro i quali hanno vissuto con il dolore, la speranza e la determinazione.

lunedì 21 luglio 2008

rassegna stampa argentina

apre una nuova rubrica (spero settimanale!), la rassegna stampa sull'attualità, cultura e quant'altro capiti da questa parte del mondo, a testa in giù.

per cominciare, lascio a tanoka e altri amici (qui e qui) i commenti sullo scontro tra campo e governo e mi concentro su alcune vicende poco commentate: il teatro colon che continua a stare chiuso per lavori di ristrutturazione infiniti, la gran loggia argentina al triennale appuntamento per rinnovare i propri vertici nomina un radicale. per concludere con una nota di costume, un divertente articolo sul ritorno del kitsch, "viva il cattivo gusto!".

La ristrutturazione del teatro Colon, sembra di leggere la stampa italiana nei due anni di ristrutturazione della Scala di Milano. intelligente commento dell'inserto cultura del Clarin e, per chi non conosce la storia di questa ristrutturazione infinita, un post sintetico sulle ultime vicende.

le nuove nomine a capo della gran loggia argentina: come ogni tre anni, sono stati rinnovati i vertici ed è stato nominato gran maestro angel jorge clavero che ha rilasciato un'intervista al numero 523 della rivista veintitres ... come cambiano i tempi, verrebbe da commentare!

benvenuto al ritorno del kitsch. interessante articolo pubblicato sul trimestrale Gata Flora. Il kitsch è movimento estetico nato alla fine del XIX secolo in Germania. Il termine si riferiva ai mercati di Monaco dove vendevano oggetti che non erano autentici, facendoli passare per tali! il fenomeno si diffuse rapidamente alla galleria Lafayette di Parigi e a Chicago. Questo è solo uno stralcio dell'articolo scritto da Belen Iannuzzi.

Foto | Alvaro

sabato 19 luglio 2008

la foto del giorno

la migliore definizione degli europei di calcio

l'ho trovata su Itagnolo

"È chiaro che gli Europei sono una sorta di Mondiali di Calcio senza l’Argentina ed il Brasile."

mi rassicura e conferma che tutto dipende dal punto di vista adottato!

venerdì 18 luglio 2008

Italiani d'Argentina censurato in Cina!

E' ufficiale! Ho mandato gli aggiornamenti via newsletter agli iscritti e ricevo una mail da un caro amico attualmente in giro per lavoro in Cina.

Mi risponde quasi subito, grazie alle moderne tecnologie che sono arrivate anche laggiù. E cosa mi scrive? "Purtroppo dalla Cina non me lo fa visitare il tuo post … e poi dicono non ci sia censura…".

Censurata dalla Cina ... e perché dunque? Sicuramente non per i contenuti hard, che qui proprio non esistono ...

Cos'è più hard di una donna nuda? Un post sulla condanna di un prete -torturatore o un altro su una coppia che si è appropriata di una bimba, sapendo che la madre, dopo il parto, l'avrebbero ammazzata perché già desaparecida? Perché forse pensano che racconti dell'ultima dittatura argentina abbiano qualcosa a che vedere con la Cina di ora? Posso dichiarare che non era nelle mie intenzioni fare paragoni ...

Grazie Harald per la foto!

giovedì 17 luglio 2008

Sono una Donna Con la Valigia

E' ufficiale e con orgoglio che presento questo web-magazine dove hanno trovato accoglienza i miei contributi più "frivoli" da Buenos Aires.

Ed è grazie all'entusiasmo di Marina che Donne Con la Valigia (DCV) si fa un progetto sempre più interessante e seguito!

La prima globetrotter è proprio lei, Marina Misiti, giornalista romana, sempre in giro per il mondo, un giorno ha deciso che, come lei, eravamo molte ...

Gli articoli sono sempre interessanti e curiosi, è un web-magazine intelligente e, perché no, qualche volta frivolo, proprio come piace a me!

Incontrare Marina è stato un piacere, per ora solo virtuale ma la sua energia arriva anche qua, dall'altra parte del mondo, dove si sta a testa in giù.

mercoledì 9 luglio 2008

il mondo

un uomo del villaggio di Neguà, sulla costa colombiana, riuscì a salire al cielo. al suo rientro raccontò. Disse che aveva contemplato, dall'alto, la vita umana. e disse che siamo un mare di fuocherelli. il mondo è questo, rivelò, un sacco di gente, un mare di fuocherelli.

ciascuna persona brilla di luce propria. non ci sono due fuochi uguali. ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi di tutti i cilori. ci sono persone di fuoco sereno, che non conoscono il vento, e gente di fuoco pazzo, che riempie l'aria di scintille.

alcuni fuochi, fuochi sciocchi, non illuminano né bruciano; però altri ardono la vita con tanta forza ce non si può guardarli senza sbattere le palpebre e chi gli si avvicina, si incendia.

traduzione approssimativa dal libro degli abbracci di eduardo galeano

sabato 5 luglio 2008

La mia Chicago


A hundred years ago today...
Inserito originariamente da naughton321
La prima volta che ho visitato la città, e le altre successive visite, sempre mi hanno portata a cercare frammenti di una storia che tanto ha inciso sulla mia adolescenza, quella di Simone de Beauvoir e Nelson Algren.

Ricordo ancora l'emozione del pellegrinaggio alla casa di Algren, non avevo neppure un riferimento sicuro, scesi alla fermata che sapevo essere nei pressi della casa e cominciai a camminare. Le descrizioni che quasi conoscevo a memoria dei Mandarini mi avvicinarono e, come d'improvviso, la casa, la targa commemorativa. Di fronte a me però non vedevo la casa, c'era solamente posto per l'immagine della coperta colorata, quella sul letto di Algren, descritta nel libro in modo indelebile.

E nelle mie passeggiate per il quartiere cercavo di sentire l'atmosfera di quegli anni, di immaginare come fosse, scuro, pericoloso, pieno dei personaggi che popolano i romanzi di Algren, amareggiato forse perchè più conosciuto per la sua relazione che per la letteratura!

E ora d'improvviso scopro che nei miei giri per la città mi sono persa un'altra intensa storia d'amore, tra le architetture di Oak Park: Mamah Cheney e Frank Lloyd Wright. Indimenticabile libro che ho appena terminato e che consiglio, per com'è scritto, per l'intensità delle emozioni che lascia, per la qualità dei personaggi!

Agli inizi del secolo, negli Stati Uniti, i due si conoscono, lei è sposata e con suo marito commissionano una casa a Wright. I due si innamorano e lasciano le rispettive famiglie per vivere insieme. Ma realmente il libro è la storia di una donna alla ricerca della propria identità femminile, stretta nel ruolo di moglie e madre ma forse non abbastanza forte per compiere, da sola, le anticonvenzionali scelte fatte invece con l'aiuto di Wright, compagno di vita coraggioso oltre che audace architetto.

Nancy Horan
Mio amato Frank
Einaudi